Aspettative… ma cosa stiamo aspettando?

Aspettarsi qualcosa da qualcuno vuol dire, letteralmente, aspettare, attendere, che qualcosa ci venga dato, che quel qualcuno si accorga cosa che vogliamo, o abbiamo bisogno, che quel qualcuno abbia voglia di darcela. Nel frattempo aspettiamo…attendiamo… E allora se abbiamo la pazienza di attendere, bene, ma, spesso, l’attesa diventa stressante, snervante, irritante, tanto più abbiamo bisogno di quel qualcosa. E il tempo passa: ma non il tempo di chi ci “dovrebbe” dare, il nostro.Il Nostro tempo di vita. E ci infastidiamo ancora di più, perché l’altro non capisce che ne avete bisogno, non comprende che vi “deve” dare quella cosa, che voi volete proprio quello.
La verità è che quello che state aspettando potrebbe non arrivare mai da quel qualcuno e, nel frattempo, il tempo della vostra vita passa così e il vostro bisogno rimane insoddisfatto.
 
E come se una persona affamata, al ristorante, aspettasse un piatto che, non si sa per quale motivo, non arriva.
Si può star lì ad aspettare: 5, 10, 30 minuti, poi chiedere al cameriere e forse scoprire che la comanda, il messaggio, non è arrivato. Oppure si può scoprire che proprio quell’ingrediente è finito e, allora, si può ordinare altro.
Può succedere.
Ma immaginiamo che quella persona volesse proprio quel piatto in quella particolare cucina. E allora attende…aspetta…lì…non 5…non 10…non 30…ma ore. Si arrabbia, si inasprisce, si offende perché non si può essere trattati così. Di fatto continua ad aspettare lì. Di fatto, se continua così, morirà di fame.
Voi cosa fareste?
La maggior parte delle persone, molto probabilmente, andrebbe in un altro ristorante. Oppure imparerebbe a fare quel piatto a casa per poi, magari, invitare qualcuno e mangiarlo insieme.
Ed è così per qualsiasi bisogno.
La verità è che è normale talvolta avere aspettative, pensare che qualcuno capisca che abbiamo bisogno, che vorremmo quel qualcosa: e si può aspettare, allora, perché non sempre i messaggi arrivano, perché non ci incastriamo perfettamente, perché nessuno ci deve soddisfare pienamente e perché amarsi è, anche, questo.
Ma, da Adulti, se stiamo aspettando da ore…mesi…anni…e la cucina è chiusa o, non si sa per quel quale motivo, quel piatto non ce lo vogliono servire, noi DOBBIAMO cambiare qualcosa. Perché ci si può lamentare, arrabbiare e sbraitare per non aver ricevuto quello che volevamo, perché ci aspettavamo che ci venisse dato: ma il risultato non cambia.
Chi rimane fermo lì muore…di fame. Fame di cibo, di amore, di calore.
E allora, da Adulti, dobbiamo provvedere a capire come possiamo soddisfare i nostri bisogni: cercare ciò che è giusto per noi e “mangiare” con gusto.